Perchè i bambini non mangiano le verdure?


bambina non mangia le verdure
Perchè i bambini non mangiano le verdure? Questa è la domanda che impazza tra le mamme di tutto il mondo.
Noi mamme ci teniamo a far mangiare le verdure ai nostri figli perchè sappiamo che fanno bene, sono un cibo salutare che previene molte malattie e per i nostri piccoli vogliamo il meglio.
Io sono stata una bambina che non mangiava le verdure, soprattutto quelle crude. All’età di 18 anni mi sono detta che dovevo sforzarmi perchè le verdure fanno bene ed io ci tenevo a prendermi cura di me anche attraverso l’alimentazione. Così gradualmente le ho introdotte, poi un giorno ho preso una foglia di insalata scondita (in assoluto la verdura più odiata, direi quasi una fobia per me che non riuscivo nemmeno a toccarla o a sopportarne l’odore), mi sono chiusa in cucina e ho provato a mangiarla. Oggi mangio spesso insalatone e con gran gusto, amo tutte le verdure, anche quelle a foglia verde, l’unica verdura che non mangio sono i pomodori crudi, ma pazienza, mi accontento di gustarli cotti che poi fanno anche meglio.
Alla base del rifiuto che i bambini hanno per le verdure ci stanno una serie di fattri:
1)      Fattore nutritivo: Le verdure sono poco caloriche. I bambini piccoli hanno uno stomaco molto piccolo e hanno bisogno di cibo che concentri molte calorie in poco volume. Il bambino quindi può mangiare qualche cucchiaino di verdura, ma poi dice basta e cerca dell’altro perchè ha fame, istintivamente è spinto a cercare cibi che lo saziano  e nutrono di più e più a lungo.
2)      Riflessi ancestrali: facendo un salto nel tempo, all’epoca degli uomini primitivi, probabilmente un bambino affamato che fosse stato attratto dalle piante sarebbe morto avvelenato. Il nostro patrimonio genetico ha conservato l’informazione, che certi cibi con determinate caratteristiche (ad esempio di colore verde e viola) possono essere letali e quindi siamo spinti automaticamente a rifiutarli.
3)      Apprendimento: la mamma, pensando al bene del suo bambino insiste a proporgli la verdura anche quando il bambino la rifiuta e protesta. Inconsapevolmente però si crea, in questo modo, un circolo vizioso; il bambino associa alla verdura la costrizione, la rabbia e la lotta che in quel momento si instaura con il genitore che cerca di farlo mangiare. Queste associazioni mentali non fanno che aumentare il rifiuto verso quel determinato cibo.
Possono esserci inoltre degli avvenimenti eclatanti che il bambino associerà a certi cibi e che ricorderà con dispiacere fino l’età adulta. Per esempio io ricordo che all’asilo la suora mi ficco in bocca, con rabbia, un panino con l’insalata e corsi in bagno a vomitare, tutta sola. Non so cosa volesse dimostrare lei, di certo l’effetto fu non solo aumentare il mio disgusto per quel cibo, ma anche la mia paura nei suoi confronti e il mio disagio nel stare a scuola.
Con questo articolo spero di aver tranquilizzato i genitori di bambini che non mangiano verdure. Come già esposto, è totalmente ragionevole che non sia il loro cibo preferito.
Compito del genitore è quello di non renderglielo odioso.
La sola strada per farlo è evitare di costringere i nostri figli a mangiare, rispettare i loro desideri, fiduciosi che, se proponiamo loro dei menù salutari, sapranno regolarsi da soli sulle quantità che il loro corpo richiede per stare in salute.
Quindi continuate a proporre le verdure,  ma lasciate la libertà al bambino di mangiare quanto vuole e se lo vuole.
Continuate a spiegare ai vostri figli perchè  le verdure fanno bene e perchè sperate che un giorno le mangino, ma senza assillarli; educate senza costringere e dando rispetto.
Date il buon esempio, non potete pensare che vostro figlio mangi le verdure  se siete i primi a non farlo o a farlo con riserva e senza gusto.
E ricordate che il fatto che oggi non mangi verdure, non significa che un domani non lo farà con gusto, io ne sono la prova.

Dott.ssa Silvia Piavento
Psicologa e Psicoterapeuta sistemica
Esperta in psicologia dell’alimentazione.


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